Concluso "LIBRINPIAZZA"

Concluso nel capoluogo “LibrINPiazza” Tour di Letture Condivise arricchite dall’arte teatrale

Sette serate a Vibo e frazioni per far vincere la cultura e la condivisione

 

 

A conclusione di “LibrINPiazza”, il tour di letture condivise arricchite dall’arte teatrale, la soddisfazione del Laboratorio Teatrale U.I.C.I. – incaricato dall’amministrazione comunale di Vibo Valentia a curare l’evento - è sotto gli occhi del folto pubblico intervenuto nella città capoluogo per concludere alla grande una fantastica esperienza, inserita nell’ambito delle attività celebrative di “Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro”. In prima fila il sindaco Maria Limardo e gli assessori Rotino (Cultura) e Santacaterina (Politiche Sociali), oltre ai massimi dirigenti dell’U.I.C.I. territoriale (Deluca e Bretti) e Regionale (Bartucca), con al loro fianco il presentatore della serata Domenico Costa, nonché Pino Pititto, autore del libro “Immagini e Poesie”, ed il “simbolo di vibonesità” Michele Putrino, straordinario nella declamazione dei versi dialettali di Mastru Brunu Pelaggi. La commedia brillante in due atti “A nanna parturiu” ha fatto ridere, sorridere e pensare, affrontando con equilibrio il delicatissimo tema dell’inseminazione artificiale, delle nonne – mamme e facendo riflettere sul desiderio sfrenato ed egoistico che viene, a volte, impropriamente definito “amore”.

Il messaggio più forte, però, è passato grazie all’eccezionale esibizione di un gruppo costituito da vedenti e non vedenti “insieme in scena”, per testimoniare – ancora una volta – quanto la disabilità sia una preziosa risorsa e come anche chi non vede, o vede molto poco, possa abbattere ogni limite, spesso costruito nelle nostre stesse menti, ma che può frantumarsi con un rinnovato senso di condivisione.

Insomma, “LibrINPiazza” ha raggiunto pienamente i propri obiettivi e regalato “briciole di vita”, di una vita a lungo, troppo a lungo, negata dal Covid. “Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro” ha il merito d’aver riaperto le finestre e fatto respirare “cultura a pieni polmoni” ad una città che deve risvegliarsi dal torpore e che ha tanto bisogno di spiragli di luce che illuminino la quotidianità