“Sul filo della Memoria” con Titti Preta
Primo incontro del “Laboratorio di Ascolto di Letture Inclusive e Condivise”
“Un cammino a passi felpati sul magico filo della memoria, per incedere con maggiore sicurezza nel presente”. Questo uno degli input offerti dal Laboratorio di Ascolto di Letture Inclusive e Condivise, il cui primo appuntamento si è tenuto ieri presso l’Archivio di Stato di Vibo Valentia, con al centro il giallo mistery “Il segreto della ninfa Scrimbia” di Maria Concetta Preta. La presenza di molti giovani studenti, nonché di soci e dirigenti U.I.C.I., ha reso ancora più intenso il singolare momento di cultura e riflessione, che ha fornito l’occasione per esprimere alcuni brevi pensieri, a volte intrisi di melanconia, sulla bella e travagliata città di Vibo Valentia, un tempo “giardino sul mare”. In effetti, quella della ninfa Scrimbia è una storia ricca di legenda tutta ipponiate, della quale rimangono in città tre memorie ben dislocate, ma decisamente trascurate: una antica fontana di cui, oggi, resta solo un’arida pietra, mal collocata tra due ali di cemento sul viale Alcide De Gasperi (che meriterebbe ben altra sistemazione); un altorilievo bronzeo che apre il racconto storico sulle Porte del Tempo del Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca; una scultura di Reginaldo D’Agostino nella fontana di piazza Municipio. Il pomeriggio è stato dedicato, in modo speciale, dall’autrice ai tanti non vedenti e ipovedenti presenti in sala, i quali – per il tramite del presidente dell’Unione Rocco Deluca - hanno espresso l’intenzione di effettuare la trascrizione in braille e la registrazione audio del particolarissimo testo, al fine di renderlo fruibile al maggior numero possibile di compagni d’ombra. L’affascinante viaggio tra parole che divengono indelebili segni si è reso possibile grazie alle voci di: Marilena Di Renzo (Direttrice dell’Archivio di Stato), Domenica Cacciatore (Dirigente Scolastico), Romina Candela (Presidente Comitato “Crisalide”), Carla Piro (Cultrice dell’Arte), Orsola Meligrana (Dottoressa in Lettere e Filosofia). Un tocco speciale è stato regalato dalla stessa Maria Concetta Pretta e dalle letture di alcuni allievi del Liceo Classico “Michele Morelli” di Vibo.
In sostanza, l’impegno U.I.C.I. prosegue senza tregua, affinché, abbattendo ogni barriera, la cultura sia davvero per tutti e l’inclusione si concretizzi sempre di più. Il prossimo 12 febbraio, seguirà un secondo appuntamento per continuare nell’esplorazione dell’emozionante libro di Titti Preta, del quale proponiamo poche righe che ben introducono nel “favoloso mistero”.
Vibo Valentia, ottobre 1973.Fiorella Paribeni, antichista ed epigrafista alla Sapienza, viene invitata quale ospite d’onore al Simposio culturale per i “Cento anni dalla visita di Theodor Mommsen a Monteleone”. Ad attenderla però ci sono una serie di misteri da svelare legati a un millenario culto segreto in onore di una ninfa silvestre. Loschi figuri si aggirano nella città del Sud ricca di leggende, miti, monumenti e superstizioni e che si è risvegliata da un lungo torpore in occasione dell’evento. Tanti personaggi che verranno in contatto con la studiosa, sempre più risoluta a compiere la sua fantastica avventura. Ma non sarà sola: con lei il fascinoso Federico Ghislandi, la sua segretaria Paola e il commissario Valente. Strane sparizioni e morti sospette tingono di giallo e di rosso la settimana che Fiorella passerà a Vibo.