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24 Novembre 2017 Quotidiano del Sud

Cultura Il libro di Macedonio presentato a San Michele per iniziativa dell’UICI

“L’inganno” e la ricerca di verità

Relatori Agata Mazzitelli, Silvano Leonesi, don Giuseppe La Torre e Vincenzo Neri

 

Nella bellissima chiesa di San Michele è stato presentato il libro di Alessandro Macedonio “L’inganno”. L’iniziativa, promossa dell’unione Ciechi di Vibo Valentia, ha registrato la presenza di autorevoli relatori e di un pubblico numeroso e attento, tra cui, ai primi posti, la mamma e la sorella dell’autore. Alessandro è un non vedente, da diversi anni centralinista al Comune di Serra San Bruno e appassionato di ricerca interiore, sempre alle prese con le tante domande che riguardano l’esistenza e il destino dell’uomo. E, con la gioia e l’entusiasmo di chi sa di percorrere strade nuove, ha voluto comunicare, attraverso questo interessante libro pieno di fantasia e di fantascienza, quanto si va costruendo nella sua mente e nella sua anima. Dopo a lettura della scheda del libro, fatta da Salvatore Barbaro, e i saluti del vicepresidente dell’Uic Giuseppe Bartucca (il presidente Rocco Deluca era assente per altri importanti impegni) è stato don Giuseppe La Torre ad aprire gli interventi (moderati dal giornalista Franco Pagnotta), soffermandosi sul concetto della ricerca della verità, a cui tutti dobbiamo tendere e che per i cristiani è rappresentata da Dio, creatore e fine ultimo della nostra esistenza. È seguito l’intervento della psichiatra dell’Asp di Vibo Valentia Agata Mazzitelli, da cui sono venuti profondi spunti di riflessione, riguardanti le tante ipotesi nascoste nelle pieghe del volume sulle ipotesi di mondi paralleli, nuovi, alternativi a quello attorno a cui si snoda la nostra esistenza. Altrettanto stimolante, quindi, l’intervento dello psicologo Silvano Leonessi (Asp di Cosenza), con riferimento all’inconscio di Freud e al concetto di verità «che – ha detto – ha due facce, quella esterna e quella interna all’uomo, alle prese con le tante domande sul perché della vita e sulla falsità di cui spesso ci si circonda». Vincenzo Neri (presidente della Promotors Aps), ha parlato invece di assonanze con celebri scrittori, come il portoghese e premio Nobel Josè Saramago e il suo saggio sulla cecità e la statunitense (non vedente) Helen Keller. Una serie di riflessioni che sono entrate nelle tematiche di un libro che si rileva molto interessante e che prende spunto da un sogno fatto dall’autore, da cui sono derivate le tante domande che i personaggi della vicenda si pongono e pongono ai lettori ( Cosa c’è dopo la morte? Qual’è il confine tra sogno e realtà?). Il convegno è stato chiuso proprio dall’intervento dell’autore, che ha risposto alle tante domande ed esposto la genesi del libro che è anche il frutto di suoi studi sull’ipnosi meditativa .A salutare con affetto Alessandro Macedonio è stato anche l’onorevole Bruno Censore, che ha ricordato come anni fa, quando era sindaco di Serra San Bruno, fu lui ad assumerlo in Comune come centralinista, apprezzandone la competenza e la gentilezza nel porsi con le persone. A fare da piacevole intermezzo, tra un intervento e l’altro, il bravissimo duo di chitarra Giovanni D’Amato e Giuseppe David, della scuola del maestro Nunzio Cambareri, che hanno eseguito brani classici. Quello vissuto nella chiesa di San Michele è stato un pomeriggio di grande atmosfera, attorno ad un libro che sicuramente farà parlare di sé, per quella curiosità che suscita già dalle prime pagine e soprattutto per le tante domande che pone sul significato della nostra esistenza e sul fine a cui tendiamo. Ai primi posti molti soci dell’Uici, con in testa l’attivo segretario Paolo Massaria, che ha molto contribuito per l’organizzazione dell’evento « a cui- ha detto- ne seguiranno altri, nell’ottica di aprire ancora di più l’associazione al mondo esterno, di cui deve sentirsi parte integrante e attiva».