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19 Giugno 2017 21righe.it

Gastronomia e condivisione: l'Uici di Vibo in visita ad una azienda ‘nduja e salumi

Nel quadro delle iniziative di formazione e di integrazione, tese ad aggregare soci e vedenti all’insegna della condivisione, l’Uici di Vibo Valentia ha vissuto – nei giorni scorsi – un’intensa giornata dedicata alla conoscenza del territorio e delle sue risorse. Ciò grazie all’ennesima visita aziendale che, quest’anno, ha riguardato, almeno per il momento,  gli amici di “‘Nduja e Salumi di Bellantone Gabriella”, realtà produttiva di Spilinga, patria del famoso alimento.

Francesco Fiamingo, uno dei titolari,  ha accolto la numerosa comitiva dell’Unione e, dopo un affettuoso saluto di benvenuto, ha fatto entrare  l’interessata e allegra brigata nel particolare e profumato mondo dei salumi artigianali. Francesco ha anche raccontato la sua intraprendente storia di chimico che, riprendendo la scia familiare di Tommaso, macellaio di maiali e manifattore della ‘nduja già negli anni cinquanta, ha trasformato un suo sogno in realtà, la sua passione di studioso ed esperto conoscitore in lavoro per sé e per la propria famiglia, nonché per uno staff sempre attento e sorridente.

«Ha stimolato non poco l’appetito della comitiva, il minuzioso tour tra sale e macchine adibite alla produzione, impregnate di un profumo avvincente e costellate dalla spettacolare rassegna di una vasta gamma di prodotti, lavorati con mezzi innovativi ma secondo la tradizione. In conclusione del “viaggio tra cultura e gastronomia” - fa sapere il responsabile dell’Uici Vibo, Paolo Massaria - spazio al palato grazie ad un primo assaggio e, a seguire, le coinvolgenti canzoni di Franco Pontoriero, il quale – voce e chitarra – ha regalato momenti di vera festa a tutti, mentre alcuni associati, partecipanti al laboratorio creativo settimanale ma anche “artisti per un giorno”, realizzavano dipinti estemporanei che immortalassero la splendida esperienza. Un pranzo all’insegna della calabresità ha completato alla grande la giornata, conclusasi con altre canzoni, balli e – soprattutto – con la consapevolezza che “la diversità è ricchezza e non può che elevare tutti e ciascuno, perché insieme si può!”».