Cena al buio con il Rotary Club

UNA NUOVA TAPPA DI UN LUNGO E DIFFICILE CAMMINO DI SENSIBILIZZAZIONE

Un nuovo e straordinario momento di condivisione si è concretizzato grazie alla splendida cena al buio vissuta, presso il 501 Hotel di Vibo, con gli amici del Rotary Club, che hanno fortemente voluto l’evento, realizzatosi grazie all’esperienza della locale sezione U.I.C.I., coadiuvata – per l’occasione – da quella di Catanzaro, capitanata da Luciana Loprete, sempre disponibile a lavorare per perorare la causa dei non vedenti. Un’iniziativa ancora una volta nuova e straordinaria, perché chi la realizza riesce a cogliere aspetti sempre diversi in ogni attimo, mentre i commensali si trovano difronte a qualcosa di unico e vivono ogni istante ciascuno in modo differente, dovendo esplorare un “mondo sconosciuto” e fidarsi di chi non vede, perché tutto scorre “a parti invertite” e non vi è mai, appunto, nulla di ordinario. Questo è accaduto anche con ospiti quali il sindaco di Vibo Dr Costa, con il Dr Stillitani (anima del gruppo), con la stessa Direttrice del 501 D.ssa Pucci, con il Direttore Sanitario A.S.P. Dr Miceli e con tanti altri rotariani che occupano ruoli sociali di grande responsabilità, sollecitati con forza dal Presidente Provinciale U.I.C.I. Giovanni Barberio a dare una spinta propulsiva verso la risoluzione di problemi che divengono doppiamente difficili da risolvere per i ciechi e gli ipovedenti, trasformandosi in vere e proprie barriere, le stesse che si stanno cercando di abbattere grazie ad un progetto U.I.C.I. – Rotary,  avviato nella scorsa estate e che procederà anche con momenti dedicati all’arte, occasione di valorizzazione delle potenzialità di ognuno e di collaborazione mirata all’integrazione.

E così “Incontriamoci nel buio per conoscere gli altri sensi”, ha consentito nuovamente a guide non vedenti - in un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, di far riscoprire il valore dell’ascolto, il bello del toccare, il piacere del gustare e il fascino del riconoscere i profumi. Ogni portata è stata assaporata rigorosamente al buio. L’evento culturale, di singolare intensità, è stato sapientemente studiato per esaltare il momento conviviale e per vivere nel buio una particolare esperienza di relazione e di comunicazione, permettendo a chi ha il dono della vista di sperimentare un importante momento di vita quotidiana “alla maniera di chi non vede”, potendo cogliere “ogni secondo di assenza della luce” ed avendo l’opportunità di una “ partecipazione vissuta”.