CELEBRATA ANCHE A VIBO LA SETTIMANA MONDIALE DEL GLAUCOMA 2015

CELEBRATA  ANCHE A VIBO LA SETTIMANA MONDIALE DEL GLAUCOMA

Incontro Divulgativo e Screening presso il Centro di Aggregazione Sociale Comunale

 

“C’è così tanto da VEDERE” e questo lo abbiamo capito un po’ tutti, anche se – a volte – ci sono cose  al mondo che “preferiremmo non vedere” ed altre ancora che “facciamo finta di non vedere”: forse costretti ad assistere, nel primo caso, o volutamente “distratti” nel secondo. “Vorrei non vedere…” è, insomma, uno dei tanti modi di dire; “vorrei vedere, o vedere meglio” è, invece, il desiderio di tanti che ora non ci vedono, o vedono poco e che, forse, avrebbero potuto salvare i propri occhi con un pizzico in più di conoscenza e prevenzione. C’è così tanto da vedere e, quindi, “c’è così tanto da fare per permettere a quanta più gente possibile di vedere meglio possibile”. La consapevolezza di ciò guida da tempo l’U.I.C.I. e la I.A.P.B. in un progetto di sensibilizzazione e screening delle principali patologie che compromettono “il vedere” e sollecitano “l’agire”. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti agisce anche grazie a chi rappresenta un sicuro sostegno nel settore, fornendone le occasioni: l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, di cui l’U.I.C.I. è da tempo braccio operativo anche in provincia di Vibo Valentia, attraverso campagne di prevenzione come “Occhio ai bambini” (che ha consentito l’effettuazione di oltre 3.000 screening sui bimbi fino a 11 anni) ed iniziative annuali come la “Settimana Mondiale del Glaucoma”, appuntamento irrinunciabile, per chi vuole “guardare e vedere lontano”. E così, la Settimana Mondiale del Glaucoma è stata celebrata anche quest’anno, a Vibo come in altre 70 città italiane, attraverso una significativa attività divulgativa e uno screening – che ha interessato il nostro territorio nella giornata di mercoledì 12 marzo. Già alle 9 del mattino un gruppo di volontari, giovani e meno giovani,  ha provveduto alla distribuzione dell’opuscolo informativo “C’è così tanto da VEDERE”” nelle vie principali del centro di Vibo Valentia. Il fatto che si siano impegnati nella divulgazione giovani e anziani ha facilitato, particolarmente, l’approccio con queste due fasce d’età – senza, naturalmente trascurare tutti gli altri. I passanti, avvicinati con cordialità, si sono mostrati generalmente molto interessati all’argomento, in special modo gli over 60 -  ancora più attente e desiderose di saperne di più. Tale azione di diffusione è stata, perciò, anche un ulteriore lancio dell’Incontro con Screenig del pomeriggio, al quale hanno preso parte diversi amici avvicinati in mattinata. A partire dalle ore 16,  presso il Centro di Aggregazione Sociale Comunale, la formazione ed il successivo controllo oculistico, a cura della D.ssa Mimma Schiavello, in servizio presso l’ospedale di Vibo. A fare gli onori di casa il Commissario del Centro Francesca Cafaro, mentre ha introdotto i lavori  il presidente U.I.C.I. Giovanni Barberio, accompagnato dal suo vice Rocco De Luca. Barberio si è soffermato sulla grande attenzione riservata dalla locale sezione provinciale dell’Unione alla prevenzione delle patologie visive ed ha sottolineato come il glaucoma sia una delle principali cause di disabilità visiva irreversibile al mondo, poiché ne sono affette 55 milioni di persone e risultano già 24 milioni gli individui che hanno perso la vista per tale patologia, che in Italia si stima abbia causato un milione di malati, per il cinquanta per cento inconsapevoli di esserlo, motivo per cui il glaucoma viene considerato “il ladro silenzioso della vista”.

E’ entrata, poi, nel vivo della trattazione medica l’esperta D.ssa Schiavello, la quale ha puntualizzato che “il glaucoma è  una malattia che colpisce il nervo ottico ed è, nella maggior parte dei casi,  dovuta a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista, con riduzione del campo visivo e alterazioni della papilla ottica. E’, in sostanza,  una condizione oculare i cui tratti essenziali sono rappresentati da turbe del sistema di idrodinamica oculare, che inducono  fenomeni degenerativi delle fibre nervose”. La D.ssa Schiavello si è poi soffermata sulle varie forme di glaucoma: “quello  cronico, che è la forma più comune ed è dovuto ad un progressivo malfunzionamento delle vie di deflusso  dell’umor acqueo, che causa un aumento della pressione oculare;  il glaucoma acuto, che si manifesta in maniera improvvisa e imprevedibile ed è  quasi sempre legato a una condizione anatomica predisponente (occhi ipermetropi);  il glaucoma congenito, che si può manifestare già alla nascita o nei primi anni di vita ed è dovuto ad alterazioni o a malformazioni delle vie di deflusso dell’umor acqueo. La plasticità del bulbo oculare fa sì che l’occhio acquisti dimensioni molto grandi (occhio di bue). Pur essendo in assoluto una forma rara, è una delle cause più frequenti di ipovisione e cecità infantile” L’oculista ha, di seguito, evidenziato come sia importante prevenire tale malattia, sottoponendosi a regolari visite oculistiche, per consentire diagnosi precoci, specie con l’avanzare dell’età (poiché la frequenza del glaucoma, pur non essendo una malattia esclusiva dell’anziano, aumenta progressivamente con gli anni) e quando vi siano precedenti familiari

L’ incontro si è concluso con uno screening  tonometrico, effettuato su circa 70 persone di età compresa tra 20 e 85 anni, rilevando 11 casi di soggetti con pressione oculare aumentata e consigliando agli stessi i necessari approfondimenti.

“Un altro piccolo mattone è stato aggiunto all’importante edificio della sensibilizzazione e della prevenzione”. Ha così chiuso l’evento il Presidente U.I.C.I. Barberio, ricordando a tutti che “c’è così tanto da vedere da non potersi concedere il lusso di farsi rubare la vista per disattenzione!”

Tavolo dei relatori  - a destsstra la Dott.ssa Schiavello, nel centro il Presidente Giovanni Barberio a sinistra Rocco De Luca Vice presidente