CELEBRATA LA “FESTA DI SANTA LUCIA – GIORNATA NAZIONALE DEL CIECO” 2018
Soriano Calabro straordinario palcoscenico dell’evento
Tanti, nel tempo, i centri della provincia di Vibo Valentia toccati dalla “bella carovana dell’U.I.C.I” in occasione della sentita e tradizionale Festa di Santa Lucia – Giornata Nazionale del Cieco, iniziativa itinerante proprio al fine di lasciare in ogni angolo del nostro territorio un segno tracciato dall’opera di sensibilizzazione in un progetto di crescita condivisa. L’anno in corso ha fatto vivere l’intensa esperienza di tale evento di luce all’accoglientee laboriosa Comunità di Soriano Calabro, dove il gruppo dell’Unione è giunto dopo aver partecipato ad un particolarissimo concerto tenuto dal Coro “Fiammelle di Luce” della Scuola d’Infanzia “Babylandia” di Vibo. I bambini - primi portatori di luce, amore e speranza – hanno aperto un avvincente tour diemozioni, proseguite con la Santa Messa - presso la chiesa sorianese del Carmine - presieduta dal parroco Don Pino Sergi. Intensa l’omelia del presbitero, dinanzi ad una numerosissima e attenta platea. Nelle parole di Don Pino ancora la luce, simbolo molto ricorrente nella religione cristiana ed arma a cui affidarsi per proteggersi dalla minaccia delle tenebre. La luce come verità e vita e, quindi, sintesi di Dio. “A volte, si ha il dono della vista ma non si vede, mentre la vista del cuore consente di cogliere l’essenziale dell’esistenza”. Questo il concetto base rimarcato anche dal Presidente U.I.C.I. Rocco Deluca nel corso del suo saluto conclusivo, culminato nello scambio di doni tra ospitanti ed ospitati: una targa ottenuta da una tavoletta per la scrittura braille ed una bella immagine di Santa Lucia su vetro, per rafforzare il reciproco scambio tra l’Unione e la Comunità. L’intensità della serata si è amplificata subito dopo, con la celestiale esibizione del conosciutissimo e stimatissimo Coro Polifonico “Dominicus”, diretto dal Maestro Gianfranco Cambareri. Intima spiritualità e profonde sensazioni d’armonia e pace, il tutto per fare di tante voci un’unica voce, di esperienze diverse un “concentrato di vita”. In conclusione, una gustosissima e ricca cena tipica presso il Ristorante “La Rosa dei Venti”, accompagnata da antichi canti della tradizione calabrese, con la fisarmonica di CumpariCicciu, le chitarre e le Voci di Bruno Santoro e Michele Marchese ed il tamburello di Rosario Valente. L’allegria e la spensieratezza hanno coinvolto proprio tutti, regalando sorrisi e rendendo ancora più grande, accogliente e forte la bella famiglia dell’U.I.C.I.