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24 Gennaio 2018 Quotidiano del Sud

Due giorni trascorsi ad ammirare le bellezze del Meridione

Apprezzare l’arte, la bellezza dei posti non è solamente una questione di vista ma, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e, non riuscire a vedere non dev’essere un ostacolo alla fruizione della stessa. Proprio per confermare che l’arte è tale in qualunque modo venga fruita, l’Unione italiana ciechi ed ipovedenti Onlus sezione territoriale Giovanni Barberio, ha organizzato una gita culturale svoltasi sabato e domenica scorsi. Un tour definito «entusiasmante» dai partecipanti, che ha saputo unire cultura, gastronomia ma soprattutto intesa. Pienamente soddisfatto della riuscita di questa gita il presidente Rocco Deluca secondo il quale «è stato raggiunto lo scopo di condividere un percorso che portasse all’elevazione dell’anima, della mente e del corpo di ciascuno, rafforzando i vincoli dell’amicizia e senso di appartenenza alla grande famiglia dell’Uici che anche attraverso il turismo promuove l’inclusione e l’accrescimento dell’autostima individuale e di gruppo, grazie alla valorizzazione dei sensi residui di chi non vede e può comunque accedere a conoscenze straordinarie, che arricchiscono il sapere, indispensabile per vivere meglio». È stata proprio la sperimentazione di percorsi tattili, appositamente studiati dalle eccellenti guide, a consentire, secondo Deluca «anche al cieco e all’ipovedente di vedere le bellezze artistiche e naturali attraverso le mani e grazie alle dettagliate descrizioni». In questi due giorni all’insegna della cultura sono state visitate numerose località in particolare il santuario della Vergine del Santissimo Rosario di Pompei, il lungo mare di Salerno che tutti hanno potuto apprezzare grazie anche alle descrizioni delle audio guide, fornite dall’agenzia Instaur, sulla città e sui trascorsi storici, ed ancora i magnifici templi di Paestum descritti con sapiente dovizia di particolari da due ciceroni d’eccezione, ed infine la Certosa di Padula un grande patrimonio dell’umanità descritto dalla guida Valentina Verga. Una manifestazione di alto valore integrativo, dunque, che ha fatto amare, scoprire e riscoprire senso dell’arte e della bellezza insita in ogni luogo senza dimenticare che non vi sono ostacoli alla cultura se veramente si ha voglia di accrescere il proprio bagaglio culturale.