IL SAPERE PER VINCERE IL BUIO
L’U.I.C.I. visita i luoghi di Pompei, Salerno, Paestum e Padula
“E’ stata un’esperienza appassionante”. Così si sono entusiasticamente ed unanimemente espressi i partecipanti alla gita culturale organizzata dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus – Sezione Territoriale “Giovanni Barberio”. Un tour articolatosi in due splendide giornate, quelle di sabato 20 e domenica 21 gennaio, che hanno intimamente coinvolto attraverso intensi momenti di spiritualità, cultura, gastronomia e festa. Lo scopo, pienamente raggiunto - secondo il parere di tutti e del soddisfattissimo presidente Rocco Deluca, era proprio quello di condividere un percorso che elevasse l’anima, la mente ed il corpo di ciascuno, rafforzando vincoli d’amicizia e senso d’appartenenza alla grande famiglia dell’Unione, che - anche attraverso il turismo – promuove l’inclusione e l’accrescimento dell’autostima individuale e di gruppo, grazie alla valorizzazione dei sensi residui di chi non vede e può comunque accedere a conoscenze straordinarie, che arricchiscono il sapere, indispensabile per vivere meglio. E’ stata proprio la sperimentazione di percorsi tattili, appositamente studiati dalle eccellenti guide, a consentire (come detto e ribadito da Deluca) “anche al cieco e all’ipovedente di vedere le bellezze artistiche e naturali attraverso le mani e grazie alle dettagliate descrizioni”. L’anima si è rinfrancata con la visita al Santuario della Vergine del Santissimo Rosario di Pompei, tempio di grande splendore; i profumi del mare e l’audioguida fornita a ciascuno da Alfonso Masullo ed Alessandro con la loro Agenzia“Insatur”, hanno garantito una passeggiata rilassante sul lungomare di Salerno, mentre le cuffie diffondevano notizie storiche sulla splendida citta; le luminarie, sono state così bene approfondite nel loro significato e nell’estetica da divenire “patrimonio di tutti”; entrare nei templi di Paestum ha significato toccare una storia millenaria, sentirsi protagonisti di fatti avvenuti cinquecento anni prima della nascita di Cristo e riassaporare gli eventi nell’attiguo museo, con Maria José e Nicola a fare da straordinari ciceroni; Padula ha spalancato le porte della Certosa, altro “patrimonio dell’umanità” e, naturalmente, anche di chi non vede o vede molto poco: la guida Valentina Verga ha dettagliato ogni cosa con “pazienza certosina” ed incantato il gruppo, che ha vissuto ogni istante in “religioso silenzio”, interrotto soltanto da domande ed esclamazioni di sorpresa e compiacimento. La gastronomia dei luoghi e l’allegria della comitiva hanno incorniciato la due giorni, rendendo palpabili principi ed affermazioni, che non possono e non devono rimanere semplici enunciazioni. E’ così che si è realizzato qualche altro passo di crescita nella civiltà.