“MARINSIEME” UNA VACANZA NORMALMENTE STRAORDINARIA
Conclusa la Vacanza Marina Diurna promossa da U.I.C.I. e I.Ri.Fo.R.
Sei giorni all’insegna della condivisione
Il nuovo direttivo dell’U.I.C.I. ci ha creduto fortemente e quando la determinazione è tanta le cose riescono, e riescono anche bene. Non è indispensabile porre in essere iniziative megagalattiche, perché “la semplicità vince” e chi pensa che la condivisione di sei giornate al mare sia poco o niente si sbaglia: i risultati arrivano in ogni modo e senso. Anche se la situazione di partenza non ha consentito l’effettuazione di un vero e proprio Campo Riabilitativo, la riabilitazione si è comunque realizzata: non è forse riabilitazione vincente il ritorno in acqua di Rocco, del simpatico e coinvolgente Presidente Sezionale, che – grazie all’insistenza di Salvatore – ha ripreso il pieno contatto con il mare a quarant’anni di distanza, per la prima volta dopo l’incidente sul lavoro che lo ha privato della vista a vent’anni? Non è forse riabilitazione un bel giro in canoa, coordinando i movimenti d’insieme ed abbattendo le paure di alcuni, anche in tal caso nuovi all’esperienza? Per non parlare del grande messaggio di integrazione, stante la piena condivisione vissuta, oltre che con familiari ed amici, coi giovani del servizio civile, i quali hanno potuto far propri alcuni momenti di crescita davvero indimenticabili. Sembra niente, ma è tanto – forse proprio perché appare tutto così “normale” da non suscitare “sorpresa”. E normale dev’essere che Angela, Mimmo e Teresa scherzino sulla spiaggia con Tommaso ed Eleonora e nessuno dica “Guarda un po’…”. Normale dev’essere che Maria, avvalendosi di giovani baldi e forti (anche se accaldatissimi), riesca a superare le pietre bollenti e pungenti che conducono alla riva, per immergersi come accadeva un tempo, quando l’estate vacanziera cedeva il posto alle sudate carte di docente presso l’Istituto Alberghiero di Vibo. Normale, si tutto normale, perché occorre andare oltre i, seppur comprensibili, moti dell’animo e costruire un mondo senza limiti, senza barriere mentali e culturali, oltre che architettoniche. E’ vero che, pur abitando tutti un solo pianeta, viviamo situazioni, mondi diversi; ma lo sforzo dev’essere quello di agire per una splendida “dirompente fusione”, che superi, finalmente, approcci mielosi e porti al vero “vivere insieme”.
Cos’è stato “Marinsieme”? Una vacanza normalmente straordinaria!