IL SALUTO DELL’U.I.C.I. AL SUO PRESIDENTE

E così si riparte, o  - per meglio dire – si prosegue nel cammino, sulla strada da te tracciata con la determinazione e la concretezza che mai ti hanno abbandonato e col coraggio nell’affrontare le sfide della vita, senza dimenticare un pizzico di sogno, che non fa mai male.   E così, ti pensiamo già all’opera, a pianificare attività per i tuoi “ciecaglioni” di quaggiù: si, anche da lì, perché tutto siamo capaci di immaginare tranne che tu riposi, quantomeno non in eterno,  per te sarebbe proprio una noia. Forse, di pace si, quella l’avrai più adesso: una persona che non si arrende dinanzi al lassismo, alle ingiustizie, alla rassegnazione, che non conosce e non condivide “alibi per non fare”, non avrebbe mai potuto  stare in pace quaggiù. Ed il vulcano che avevi dentro, l’angoscia dinanzi al brutto, alle barriere dell’ignoranza e del perbenismo, quel fuoco l’hai lasciato a noi, e, noi “cecaglioni”, da quaggiù ce la metteremo proprio tutta, continuando a coinvolgere tutti, per far sorridere da lassù quanti come te hanno lottato per realizzare in terra una “briciola di paradiso”

Grazie Giovanni, Amico e Fratello!